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Approfondimento legale: cancellare notizie da Google nel 2022

Approfondimento legale: cancellare notizie da Google nel 2022

By miriamp

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Per cancellare notizie da Google nel 2022, verrà adottata la seconda versione aggiornata al 5 luglio 2020 delle Linee Guida 5/2019 per il diritto all’oblio sui motori di ricerca. Esercitare il diritto all’oblio su un motore di ricerca significa vedere approvata la propria richiesta di deindicizzazione di un contenuto personale, che corrisponde a un’operazione differente dalla sua rimozione totale dal web, ma che rende inaccessibile il suddetto contenuto indesiderato tramite motori di ricerca esterni all’archivio in cui il contenuto si trova. 

Diritto all’oblio su Google: in cosa consiste

Un interessato, secondo quanto stabilito dalla Corte di Giustizia Europea sin dal 2014, può richiedere al gestore di un motore di ricerca online di rimuovere uno o più risultati di ricerca visualizzati in seguito alla ricerca effettuata col proprio nome, nel caso in cui questi link costituissero collegamenti a pagine web in cui sono contenuti dati non adeguati, eccessivi, offensivi, non aggiornati, irrilevanti e lesivi per la reputazione dell’interessato. Tale processo di rimozione dei link dal motore di ricerca non porta quindi a una totale eliminazione dal web del contenuto indesiderato, bensì ad una sua deindicizzazione, che rende inaccessibile il contenuto dal motore di ricerca, che è lo strumento più utilizzato dagli utenti per raggiungere le informazioni (molto più della digitazione di un URL diretto o di un sito web esterno). Tale diritto all’oblio sui motori di ricerca è sancito in particolar modo dall’art. 17 del GDPR e viene specificato meglio nelle Linee guida redatte dal Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) nel 2019, poi aggiornate al 5 luglio 2020. 

Le linee guida valide per il diritto all’oblio su Google nel 2022

Quelle che quindi potremo considerare valide nel 2022 sono le linee guida presenti nella seconda versione aggiornata dall’EDPB, ovvero quelle pubblicate a partire dal 7 luglio 2020. In tale aggiornamento, sono precisati ancor più i casi in cui un interessato può richiedere la deindicizzazione, così come le eccezioni all’esercizio di questo diritto (per maggiori informazioni su tali criteri, leggi le basi giuridiche per cancellare notizie personali da Google con il GDPR). Il punto focale di queste linee guida, se riassunte, è quello di cercare sempre di ottenere, soprattutto nei casi riguardanti i motori di ricerca, il giusto punto di equilibrio tra il diritto all’oblio del singolo da un lato, e il diritto del pubblico di accedere alle informazioni dall’altro lato. Non esiste quindi un diritto all’oblio da intendersi sempre e comunque in senso assoluto, ma dipende caso per caso da quali basi giuridiche siano presenti che pendono più verso l’una o l’altra parte. L’obiettivo di tali linee guida, quindi, è quello di aiutare con più precisione a ritrovare il corretto equilibrio tra le due parti e permettere che tutti possano esercitare i loro diritti. 

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