Quali sono le attività vietate da Google Ads

27 Ottobre 2021
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Il noto motore di ricerca Google, al fine tutelare i suoi utenti mette a disposizione degli stessi, norme a tutela dei contenuti pubblicitari. Come è noto la pubblicità per le aziende o per un sito web, è quella che porta i maggiori guadagni in termini economici; tuttavia non tutto può essere pubblicizzato online. Google, al fine di tutelare un ecosistema pubblicitario digitale integro, affidabile e trasparente, che funzioni per gli utenti, gli inserzionisti e i publisher ha disposto una guida capace di indottrinare gli utenti attivi, vale a dire coloro che desiderano postare un annuncio, e quelli passivi, ex adverso, coloro i quali visualizzano quell’annuncio, in merito ai limiti a cui gli stessi devono soggiacere. È possibile, dunque, aiutare chi ne abbia interesse a creare campagne Google Ads conformi alle norme pubblicitarie vigenti. Google oltre a disporre divieti in merito ai contenuti, pone anche delle restrizioni per quanto concerne le attività; sono proprio queste ultime che verranno specificate in questo articolo.
Le attività vietate da Google
Google ha come obiettivo quello di inserire nel motore di ricerca gli annunci pubblicati sulla propria rete al fine di ottenere annunci diversificati, pertinenti e sicuri per gli utenti. Non viene permesso infatti agli inserzionisti di pubblicare annunci, contenuti o destinazioni che tentano di aggirare le procedure di revisione degli annunci. un esempio di uso illecito della rete pubblicitaria può essere quello della promozione di contenuti che includono malware; tecniche di dissimulazione, c.d. cloaking, ovvero l’utilizzo di altre tecniche mirate a nascondere la vera pagina di destinazione a cui vengono indirizzati gli utenti e così via.
A tal fine è utile chiarire che le violazioni di tali norme non comportano la sospensione immediata dell’account senza preavviso, verrà, infatti, inoltrato un avviso almeno sette giorni prima della sospensione dello stesso.
Raccolta ed utilizzo dei dati personali
Sul punto Google rassicura gli utenti sulla raccolta e l’utilizzo dei dati personali. Invero, il team di Google si prefigge il compito di informare gli utenti che i loro dati saranno rispettati e gestiti con la cura appropriata. I partner pubblicitari di Google non dovranno quindi abusare delle informazioni personali dei soggetti né tantomeno dovranno raccoglierle per scopi poco chiari o senza adeguate misure contro la divulgazione o di sicurezza. Vengono in ogni caso applicate ulteriori norme per l’utilizzo della pubblicità personalizzata, inclusi il remarketing e i segmenti di pubblico personalizzati. Se utilizzi le funzionalità di targeting per la pubblicità personalizzata, consulta le norme sulla raccolta e l’utilizzo dei dati per gli annunci personalizzati. Per questi motivi non è consentito il mancato utilizzo di misure di sicurezza appropriate per il tipo di informazioni che viene raccolto, in base agli standard di settore pertinenti; ad esempio, non è ammessa la raccolta di dati relativi a carte di credito o di debito, conti bancari e di investimento, bonifici, carte di identità, codici fiscali etc. Altresì non è consentito l’uso improprio di informazioni personali in modi non autorizzati dagli utenti, come la vendita di contatto degli utenti, l’uso di immagini di utenti in annunci senza il consenso dell’interessato. Come è possibile immaginare, poi, sono vietati annunci che implicano la conoscenza di informazioni personali dell’utente.
Rappresentazioni ingannevoli
Ultimo punto in merito alle attività vietate da Google è delineato dalle rappresentazioni ingannevoli, intese come vere e proprie frodi rivolte agli utenti attraverso l’occultamento o la presentazione in maniera subdola ed incompleta di informazioni sull’inserzionista, sull’attività, sul prodotto o sul servizio; destinazioni degli annunci che ricorrono a tecniche di “phishing” per ottenere i dati degli utenti. Google prende molto seriamente le violazioni di questo tipo di norme e tanto è vero che le considera aventi natura grave o molto grave. Una violazione delle norme di Google Ads è considerata grave se viola la legge o arreca danni significativi ai nostri utenti. Ad attuazione del progetto pubblicitario di Google, il motore di ricerca mette a disposizione un modulo per cancellare informazioni pregiudizievoli o che ledano la reputazione dell’utente, ed ancora che non permettono la realizzazione del diritto all’oblio; ovvero è possibile in ogni caso fare reclamo al Garante della Privacy se si ritengono violate le norme sul trattamento dei dati personali, anche nell’ambito della immissione sul web di annunci ed inserzioni.