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Il tuo sito web è in regola?

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Cyber Lex
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Vista l’esplosione degli eCommerce è normale pensare che, dopotutto, basti aprire un sito web per iniziare a fare bei soldi. In realtà chi promette guadagni fin troppo facili in questo settore si sbaglia di grosso e vende solamente illusioni. In realtà avere un’attività online non equivale a possedere una miniera d’oro. Ne consegue che l’avvio di un business in rete sia un passo importante su cui ragionare e per il quale occorre un piano d’azione ben definito. 

Peraltro è necessario conoscere le norme nazionali ed internazionali che regolamentano gli affari in rete perché, anno dopo anno, governi ed istituzioni hanno varato una serie di leggi a tutela degli utenti. In questo approfondimento vedremo quali sono gli adempimenti principali che ogni sito web dovrebbe disporre sin dalla prima messa online e al primo posto, ovviamente, c’è la tutela della privacy dei navigatori. 

Privacy e sicurezza degli utenti 

La legge più importante in materia di tutela della privacy è il GDPR, un grande regolamento europeo che tutti i siti web sono tenuti a rispettare. In questo approfondimento puoi leggere cosa fare per evitare sanzioni conseguenti alle violazioni del GDPR e, quindi, valutare se il tuo sito web sia in regola o meno. 

In generale il GDPR, Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, è la normativa entrata pienamente in vigore a partire dal maggio 2018. Si tratta di un testo normativo che affronta varie tematiche, tra cui l’esportazione dei dati personali al di fuori dell’UE. Nel nostro Paese questa norma ha abrogato alcuni articoli del Codice della Protezione dei Dati Personali, il Decreto Legislativo 196 del 2003. 

Informazioni fiscali 

Anche le informazioni fiscali sono obbligatorie. Queste devono essere pubblicate in homepage, secondo quanto previsto dall’articolo 35 del DPR 633/1972. In particolare ciò che il titolare è tenuto a rendere pubblico è il numero di partita IVA, che sia essa una società, una ditta individuale o una persona fisica e a prescindere dal tipo di attività esercitata. In caso contrario si va incontro ad una sanzione amministrativa che va dai circa duecento agli oltre duemila euro. 

Per le ditte individuali sono obbligatori anche nome, cognome, denominazione, sede legale, iscrizione all’registro delle imprese e numero REA. In aggiunta sarebbe consigliabile esplicitare anche l’indirizzo di posta certificata, ovvero la PEC, in modo tale da permettere agli utenti di disporre di un recapito qualificato. 

Infine SPA ed SRL sono tenute a rendere noto il capitale sociale versato, l’indicazione di socio unico, lo stato di liquidazione in caso di scioglimento e la ragione sociale. Se il sito web vende alimenti, sono richieste ulteriori specificazioni contenute nel Decreto Legislativo 114/1998, nel Decreto Legislativo 59/2010 e nel Decreto Legislativo 70/2003. 

Condizioni d’uso e trasparenza

Infine gli utenti devono essere messi al corrente dei termini e delle condizioni d’uso del sito web. Queste informazioni sono generalmente indicate nel footer attraverso un link che rimanda alla pagina generale dove sono contenute le note legali ed i contatti. I termini d’uso sono fondamentali soprattutto per chi si occupa di commercio elettronico dal momento che le vendite online sono veri e propri contratti, per i quali si deve tener conto anche del Codice Civile. Per avere un sito web in regola, quindi, è necessario consultare dei professionisti perché le sanzioni in caso di violazione possono diventare anche piuttosto salate. 

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