Intelligenza artificiale e privacy, un modello etico del garante

23 Settembre 2022
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Sempre più spesso si sente parlare di intelligenza artificiale o anche AI, questa allo stato viene applocata con successo in vari settori, ad esempio quelli della tecnologia o anche dei social media, si pensi a Twitter o Facebook. Proprio quest’ultimo di recente si è scontrato con una realtà poco piacevole, il non perfetto funzionamento del proprio algoritmo che non permette di moderare alcuni post laddove questi siano scritti in lingua diversa da quella inglese, e contribuisce così alla dilagazione di fake news e di ricorsi per la deindicizzazione o la eliminazione di notizie e contenuti che ledono la web reputation di un soggetto, anche laddove questi sia condannato ovvero imputato in un procedimento penale.
l’intelligenza artificiale nel mondo dei social e della tecnologia
L’intelligenza artificiale (AI) è stata anche applicata con grande successo in campo settore medico; le evoluzioni proprio in questo settore hanno portato alla salvezza di milioni di vite, grazie alle tecnologie che permettono, ad esempio, di poter creare arti meccanici che funzionano proprio con questo tipo di intelligenza artificiale. Un’applicazione che può sembrare strana è invece quella nel settore della difesa, dei trasporti, e quello sicuramente più famoso a livello industriale. Non si dimentichi che non è di risalente tempistica la notizia circa la creazione di robot dalle sembianze umane, nel dettaglio macchine automatiche, in grado di aiutare l’uomo nei più disparati lavori.
Il contributo del Garante Privacy italiano
Durante l’incontro svoltosi sicurante il “G7 Digital Track” con tutti i ministri digitali riuniti al fine di vagliare nuove soluzioni rispetto alle attuali questioni normative e tecnologiche degli sviluppi nel contesto del “Data Free Flows with Trust (DFFT)”, il garante Privacy italiano si è espresso in merito alla intelligenza artificiale. Il Garante, Autorità deputata al controllo della privacy e del GDPR, ha chiarito la propria posizione asserendo “il rifiuto di un uso indiscriminato dell’IA applicata ai dati personali che porti a forme di sorveglianza massiva con l’evidente scopo di controllare e manipolare i comportamenti degli individui a partire dai dati personali, raccolti, analizzati e incrociati in grandi quantità, varietà e velocità”
Come si è concluso il G7 sulla tecnologia
Rispetto alla discussione che si è tenuta in ambito tecnologico al G/, si è giunti ad una conclusione, vale a dire i Garanti dei paesi del G7 avranno premura ad impegnarsi sempre più proficuamente verso l’obiettivo di sviluppare un piano d’azione e preparare i prossimi incontri, che saranno svolti sotto la presidenza dell’Autorità garante giapponese (PPC) nel 2023.