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Riforma penale, la deindicizzazione di notizie da Google

Riforma penale, la deindicizzazione di notizie da Google

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
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Il diritto all’oblio è stato introdotto nell’ordinamento nazionale, oggi, attraverso la Riforma Cartabia che assicura un posto in prima linea alla deindicizzazione delle notizie sul web derivante da pronuncia giudiziale dal carattere assolutorio.

In cosa consiste la Riforma Cartabia del 2021

La riforma sul processo penale del 2021, ha avuto un impatto non indifferente in punto di diritto all’oblio, infatti tramite questa è stato previsto che il diritto alla cancellazione dei dati personali possa essere ottenuto più velocemente ed attraverso la deindicizzazione delle notizie afferenti a procedimenti penali definiti con archiviazione, sentenza di non luogo a procedere o assoluzione. Dunque, il nuovo testo proposto dalla riforma Cartabia, ponendo l’obiettivo di riformare il sistema giudiziario ed in particolare il procedimento penale, interviene sull’art. 154 ter delle disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, determinando che le prescrizioni delle sentenze favorevoli al prevenuto vengano comunicate al Garante privacy, Autorità preposta al controllo ed alla regolarità dei dati personali sul web, costituendo questo titolo per l’emissione di un provvedimento di deindicizzazione dalla rete internet dei contenuti negativi che derivano dal procedimento penale e comprendenti i dati personali dell’accusato.

Le prime pronunce sul diritto all’oblio dopo la riforma

In questo senso si dice delle operazioni compiute dai motori di ricerca attraverso parole chiave e tag appositi, che organizzano un contenuto, al fine di includerlo nell’indice della barra di ricerca dell’internet, rendendolo così maggiormente visibile agli altri utenti. La persona che inoltrava reclamo, inviava anche una richiesta per ottenere la deindicizzazione con oggetto tutti gli URL che gli creavano pregiudizio alla reputazione e che erano pubblicati sulle query di Google. Tuttavia, il motore di ricerca rigettava la richiesta, ritenendo che le informazioni in oggetto fossero precise e rilevanti sia sul piano temporale che su quello cronologico.

PNRR e la presunzione di innocenza, cosa centra con il diritto all’oblio?

Rispetto alla tutela dei dati personali, viene fatta espressa menzione nella riforma Cartabia, come descritto in apertura, della previsione del diritto alla deindicizzazione giudiziaria. Ebbene questo diritto pare essere presupposto e finalità al progetto di adattato complessivo a cui si vuole arrivare con la riforma del processo penale così come alle ripetute esigenze su cui oggi fa leva la nuova società digitale, con particolare riguardo alla specifica forma della diffusione e della disponibilità sul internet di notizie di carattere giudiziario, a prescindere dal trascorrere del tempo e dall’esito dei procedimenti. Il diritto alla deindicizzazione si salda, proprio nella presunzione di innocenza, oggetto della direttiva di attuazione nr. 343/2016, il cui recepimento aprirebbe anche alle misure previste nel PNRR in ambito penale: un esempio è la limitazione della divulgazione delle pagine e delle notizie circa procedimenti penali aperti.

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