Cancellare notizie da Google: leggi questo provvedimento del Garante

7 Febbraio 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Il continuo divenire della tecnologia ha creato nel mondo odierno una propensione alla protezione personale dei dati online, questo ha comportato una sempre maggiore tutela della privacy ed un maggiore controllo delle notizie che vengono pubblicate in rete. Questo fenomeno prende il nome di diritto all’oblio ed è stato coniato per la prima volta con la sentenza Costeja del 2014.
Le origini del diritto all’oblio: dalla sentenza Costeja al GDPR
La sentenza “Costeja contro Google Spain” è una sentenza, come detto, emanata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel 2014 la quale ha stabilito che i motori di ricerca sono responsabili per i dati che pubblicano nei loro risultati di ricerca e che i cittadini hanno il diritto di chiedere la cancellazione dei dati obsoleti o imprecisi. Siffatta sentenza ha stabilito per prima il principio del c.d. diritto all’oblio e ha rafforzato i diritti dei cittadini europei in materia di protezione dei dati personali.
A seguito di questa pronuncia è stato poi coniato, con non poche difficoltà il Regolamento sulla protezione dei dati personali, anche chiamato e conosciuto maggiormente con il nome di GDPR, il quale all’art. 17. L’articolo 17 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati è noto come la norma che assume il diritto ad essere dimenticati dal web. Siffatta norma indica il diritto dei cittadini europei di chiedere di cancellare notizie da Google e la rimozione dei propri dati personali da parte dei titolari del trattamento. Invero, a seconda di quanto disposto dalla legge il titolare del trattamento è tenuto a cancellare i dati personali a meno che esista un motivo per non farlo.
La cancellazione delle notizie da Google: la posizione del Garante Privacy
La cancellazione delle informazioni dai motori di ricerca, come Google, può essere un processo complesso che richiede la considerazione di diverse leggi e politiche. Il Garante per la privacy in Italia ha pubblicato una guida per aiutare i cittadini a comprendere i propri diritti riguardo alla cancellazione dei dati online.
Come chiarito anche dal garante nonché dalle norme sulle privacy al fine di richiedere ed ottenere la rimozione delle informazioni da Google, è necessario che il soggetto interessato, o un suo legale rappresentante, invii una richiesta all’azienda attraverso il modulo di rimozione dei contenuti disponibili sul sito web di Google.
La richiesta dovrebbe includere informazioni dettagliate sul motivo per cui le informazioni devono essere cancellate, come ad esempio se sono obsolete, inaccurate o intollerabili per la protezione della privacy. Se la richiesta formulata a Google viene negata, caso il soggetto può proporre reclamo al Garante privacy per l’ottenimento del diritto all’oblio e la cancellazione dei dati personali.
Il provvedimento del Garante Privacy
Il Garante non sempre però decide a favore, tuttavia ci sono dei casi, come nel caso di specie dove non può fare diversamente. Invero a seguito di una richiesta di cancellazione di alcune notizie a carico del reclamante riguardanti un procedimento per il quale aveva ottenuto dal Tribunale la riabilitazione rispetto alla condanna per il reato di falso ideologico.
In questo caso il Garante dichiara fondato il reclamo in quanto le notizie che il reclamante intende far eliminare rimandano, stante quanto detto dal Garante “a contenuti relativi a vicende, giudiziarie e lavorative, che hanno inciso nella carriera professionale del reclamante e quindi devono essere aggiornato con il riferimento al provvedimento di riabilitazione”.