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Chat GPT si adegua alle richieste del Garante italiano della privacy

Chat GPT si adegua alle richieste del Garante italiano della privacy

By Avv. Ludovica Marano

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L‘intelligenza artificiale sta aumentando di popolarità come strumento di aiuto, con la crescita delle chatbot e l‘introduzione di strumenti di machine learning. Uno dei più recenti è GPT–Garante, una chatbot basata sull‘intelligenza artificiale, progettata per aiutare le aziende a gestire la comunicazione con i loro clienti.

Cosa è Chat-Gpt e qual è la sua funzione principale

GPT è una AI, intelligenza artificiale, che è stata sviluppata da una società di AI e si basa sull‘elaborazione del linguaggio naturale e sull‘apprendimento automatico. Il chatbot è stata progettata per funzionare come una sorta di interprete tra le aziende e i loro clienti; questo si basa su un sistema di comprensione del linguaggio naturale che consente al chatbot di capire ciò che viene detto dai clienti.

Il chatbot riesce a generare automaticamente risposte appropriate in base alle domande degli utenti. ChatGPT è stato progettato per essere utilizzato in diversi settori, tra cui l’e-commerce, l’assistenza sanitaria, il settore bancario e finanziario e molto altro ancora, infatti grazie alla sua capacità di apprendimento automatico, il sistema può essere adattato alle esigenze specifiche di ogni settore.

Perchè è stato bloccato Chat GPT in Italia da Garante Privacy

Nel mese di febbraio 2021, il Garante per la protezione dei dati personali italiano ha deciso di bloccare l’utilizzo di ChatGPT in Italia. Questa decisione ha sollevato diverse preoccupazioni tra gli utenti e le aziende che utilizzavano questa tecnologia di intelligenza artificiale. La decisione del Garante di bloccare il chatboat è stata presa a causa delle preoccupazioni riguardanti la privacy degli utenti.

In particolare, il Garante ha espresso preoccupazione per la raccolta e la gestione dei dati personali degli utenti da parte di ChatGPT. Invero, secondo l’Autorità indipendente, l’utilizzo di ChatGPT poteva comportare un rischio per la privacy degli utenti in quanto il sistema è in grado di raccogliere e conservare informazioni personali senza il consenso degli utenti. L’azienda, però ha sempre voluto collaborare con le Autorità italiane tanto è vero che ha rispettato i limiti e le prescrizioni che le sono state imposte per tornare online.

Gli ultimi provvedimenti del Garante Privacy su Chat-GPT

Il Garante per la protezione dei dati personali ha recentemente pubblicato una nota in cui evidenzia come la tecnologia di intelligenza artificiale di ChatGPT rispetti le normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali. ChatGPT è stato sviluppato dall’azienda OpenAI ed è basato sulla tecnologia GPT-3.5.

Secondo il Garante per la protezione dei dati personali, ChatGPT, adesso, rispetta le normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali in quanto l’azienda OpenAI ha implementato le misure di sicurezza necessarie per proteggere i dati degli utenti, si rileva infatti come il chatboat adesso utilizza tecniche di anonimizzazione per proteggere la privacy degli utenti.

In sostanza, l’anonimizzazione è una tecnica utilizzata per proteggere i dati personali degli utenti. Con questa tecnica, i dati personali vengono trasformati in dati anonimi in modo che non sia più possibile identificare l’individuo a cui appartengono. Ciò significa che anche se un hacker dovesse violare il sistema, non potrebbe accedere ai dati personali degli utenti.

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