Diritto all’oblio e giornalismo, un recente parere del Garante

24 Aprile 2023
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Nell’era digitale sempre più persone hanno accesso ai servizi Internet e ai media digitali, compresi i minori. A seguito di ciò, le questioni relative alla privacy dei minori hanno assunto un’importanza fondamentale. Il Garante per la protezione dei dati personali, l‘autorità indipendente italiana incaricata della tutela della privacy, ha recentemente emesso un richiamo per sottolineare l’importanza della tutela della privacy dei minori. L’utilizzo di Internet e dei social network ha ampliato le possibilità di accesso alle informazioni personali e alla diffusione di materiale sensibile ha portato a un crescente interesse nel proteggere i dati personali dei minori, in particolare da parte delle istituzioni pubbliche.
La tutela dei minori e la legge sulla privacy vigente
In linea generale, la tutela della privacy dei minori può essere regolata dal diritto civile, dal diritto penale e dal diritto della protezione dei dati. Il diritto civile fornisce i principi fondamentali in materia di privacy, tra cui la tutela della privacy dei minori. In particolare, le norme relative alla privacy dei minori sono contenute nella legge sulla protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003) e nella legge sulla privacy dei minori (L. 7/2018). La legge sulla protezione dei dati personali è una delle principali leggi nazionali in materia di privacy e impone una serie di obblighi ai titolari del trattamento dei dati personali, tra cui l’obbligo di informare l’interessato del trattamento dei dati personali, la tutela dei dati personali da accessi non autorizzati, la garanzia di un trattamento corretto ed equo dei dati personali e l’obbligo di fornire informazioni sull’utilizzo dei dati personali. La legge prevede inoltre una serie di misure di tutela per i minori, in particolare per i minori di età inferiore a 14 anni, tra cui l’obbligo di informare i genitori dei minori sul trattamento dei dati personali e l’obbligo di richiedere il consenso dei genitori per trattare i dati personali dei minori.
Il video che ha scatenato la polemica
Un video pubblicato sui social media mostrava la figlia dell‘eurodeputata mentre si accingeva a fare ingresso nel carcere per far visita alla madre. Questo ha portato all‘attenzione del Garante della Privacy, secondo il quale la bambina è stata lesa nella sua riservatezza e anonimato, oltre che nella sua personalità e sviluppo psico–fisico. Secondo il Garante, la presenza del video sui social media non solo non porta alcun interesse pubblico, ma potrebbe risultare dannoso per la bambina in futuro, essendo facilmente identificabile in esso. Per questo motivo, è stato richiesto di rimuovere il video dalla rete, al fine di tutelare la bambina e di evitare che in futuro sperimenti nuovamente gli eventi che sta vivendo oggi e che possano così incidere negativamente sulla sua crescita.
Cosa dice il Garante sul diritto all’oblio e sulla tutela dei minori
Il Garante ha ribadito che, in base alla legge italiana sulla privacy e alla normativa europea, i minori di età inferiore a 14 anni devono essere considerati “non in grado di fornire un valido consenso“ al trattamento dei loro dati personali. Pertanto, le aziende devono essere particolarmente prudenti nella raccolta e nell’utilizzo dei dati dei minori di età inferiore a 14 anni e devono prendere tutte le misure necessarie per garantire la loro protezione. Invero, l’autorità per la protezione della privacy ha, ancora, evidenziato l’importanza di prendere in considerazione l’età dei minori anche per quanto riguarda l’utilizzo di servizi online, come social network, siti di gioco o altri servizi online. Appare necessario effettuare una valutazione dei rischi e adottare misure adeguate per garantire che i minori di età inferiore a 14 anni non siano in grado di accedere a tali servizi senza il consenso dei loro genitori. Questo per evitare poi che debba ricorrersi al c.d. diritto all’oblio, il quale solo in determinate condizione presuppone una tutela piena ed effettiva.