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Il diritto all’oblio oncologico, quali sono le sue caratteristiche?

Il diritto all’oblio oncologico, quali sono le sue caratteristiche?

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
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Il diritto all’oblio, è un diritto c.d.d di nuova generazione che viene introdotto nell’ordinamento nazione a partire dal 2016 con l’avvento e politicizzazione del Regolamento (UE) nr. 679/2016 sulla protezione dei dati personali, o anche meglio conosciuto come GDPR. In particolare all’art. 17 viene estrinsecato il diritto all’oblio, considerato anche come la possibilità di essere dimenticati da internet. In breve, l’art. 17 prevede che vi siano una serie di presupposti  alla presenza delle quali l’interessato ha il diritto di ottenere dal Titolare del Trattamento la cancellazione dei dati personali che lo riguardano senza ritardo. Per fare un esempio, un soggetto può richiedere la cancellazione ad esempio del proprio nome da Google nel caso in cui i propri dati personali non sono più necessari rispetto alle finalità per i quali sono stati raccolti o trattati o quando si sia revocato il consenso al trattamento o quando ancora i dati siano stati raccolti in maniera illecita.

Una delle diverse forme del diritto all’oblio

Importante in tema di diritto all’oblio è la circostanza secondo la quale non esiste un solo diritto all’essere dimenticati, invero, questo ha una sua liquidità, tanto che spesso si parla di varie forme di diritto all’oblio. Una delle tante, per cui è intervenuta anche una proposta di riforma è il diritto all’oblio medico.

Secondo una statistica effettuata sul nostro paese, in Italia le persone che guariscono da un tumori oltre malattie simili, restano in quiescenza, cioè si trovano in una specie di limbo. Questa situazione, peraltro degradante, impedisce agli stessi soggetti di poter tornare alla normalità. In questo senso, si vuole chiarire come per gli istituti di credito, o anche per quelli di finanziamento come le assicurazioni e così via la malattia, anche laddove sconfitta da molto tempo, resta quale marchio indelebile. In questo modo i soggetti che hanno lottato per debellarla e ci sono riusciti, vengono marchiati in senso negativo, tanto che spesso gli viene negato un mutuo, una polizza e anche, in alcuni casi, la possibilità di adottare un bambino.

Il superamento del diritto all’oblio oncologico

Al fine superare questa discriminazione che alcune forze politiche si sono mosse nel senso di elaborare un disegno di legge, con un importante obiettivo: tutelare e garantire che il diritto all’oblio sia osservato anche nei confronti dei tanti soggetti che ancora oggi devono fare i conti con una burocrazia che non gli permette di obliare le proprie malattie passate, impedendo loro di realizzare i loro progetti di vita attraverso agevolazioni altrimenti concesse.

Il diritto all’oblio oncologico in altri paesi Europei

In Europa, la situazione a differenza dell’Italia, per cui vi è una sorta di automatismo è diversa, infatti già in Francia, peraltro primo Paese decretare con legge il fatto che i soggetti aventi una pregressa diagnosi oncologica, è in vigore la legge per cui trascorso, dalla fine del trattamento, un lasso di tempo pari a dieci anni, o anche cinque se le persone affette da un tumore sono minori di 18 anni, queste non sono tenute ad informare né gli assicuratori né tantomeno le agenzie di prestito sul loro precedente status di malattia.

 

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