EU General Data Protection Regulation GDPR - Diritto di Cancellazione +39.06.39754846

Libertà d’espressione e cancellazione dati da internet, gli orientamenti del GDPR

Libertà d’espressione e cancellazione dati da internet, gli orientamenti del GDPR

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846

Rispetto alla storia normativa del diritto all’oblio, questo viene considerato quale diritto pressoché nuovo in quanto risale alla normativa di cui all’articolo 17 del GDPR, ovvero del Regolamento sulla protezione dei dati personali emesso nell’anno 2016, che tiene conto del diritto di richiedere la deindicizzazione stabilito dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia Europea con la sentenza c.d. Costeja.

A ben vedere, il diritto all’oblio che oggi si conosce e che è diventato di uso comune, tuttavia, sembrerebbe ben più risalente, infatti questo prende avvio dalla pronuncia emessa dalla Corte di Giustizia Europea, da ora anche chiamata per brevità CGUE, il 13 maggio 2014 anche conosciuta con il nome di sentenza Costeja. Nel dettato motivazionale della siffatta pronuncia dichiarato che un interessato ha la facoltà di chiedere al fornitore del motore di ricerca, di rimuovere notizie pregiudizievoli, obsolete e non aggiornate nonché link che rimandano verso pagine web dall’elenco di risultati, che, nel gergo vengono anche definite query, ovvero quei consigli che appaiono nei suggerimenti successivamente all’immissione nella barra apposita di parole chiave e dati, quali nome e cognome di un soggetto.  

Le svolte applicative del diritto all’oblio nella società odierna

In una società caratterizzata da una forte digitalizzazione, quello che deve essere ben chiaro è che tutti hanno diritto alla privacy, e al c.d. diritto all’oblio. Il diritto all’oblio è posto in essere dall’art. 17 del GDPR, in qualità di Regolamento Europeo per la Protezione dei dati personali che ha sostituito il previgente Codice in materia di protezione e trattamento dei dati personali. 

Come funziona il diritto all’oblio: il bilanciamento con i diversi interessi in gioco

Il diritto alla protezione dei dati personali, il quale ad oggi è di estrema importanza insieme al diritto all’oblio assume dei connotati specifici. Infatti, v’è da dire, che non è un diritto assoluto ma deve essere bilanciato con altri diritti in gioco. Siffatto assunto viene stabilito dalla stessa Corte Europea la quale, proprio nella sentenza de quo, chiarisce che gli interessi in gioco, tra cui, ad esempio, da un lato il diritto all’oblio ed alla cancellazione di notizie obsolete e pregiudizievoli per l’interessato, e dall’altro il diritto alla pubblica informazione della collettività, devono essere bilanciati a tal punto che si dovrà decidere, in casi analoghi sempre caso per caso. A tale proposito l’interessato può rivolgere questioni allo stesso gestore del motore di ricerca, che deve in tal caso procedere al debito esame della loro fondatezza. allorquando il responsabile del trattamento non dia però seguito a queste richieste, la persona interessata può rivolgersi all’Autorità di controllo o l’Autorità̀ giudiziaria per sollecitare queste ad effettuare il controllo necessario, che potrebbe concludersi anche con un ordine nei confronti del responsabile ad adottare misure di armonizzazione con i vari interessi in gioco. Uno degli interessi principali è quello della collettività e viene anche definito interesse storiografico, siffatto interesse risulta essere di notevole importanza nel bilanciamento e nella scelta di rimozione del diritto all’oblio, tanto è vero che molti sono i ricorsi respinti proprio per attualità della notizia e non carenza di interesse storiografico, diritto di cronaca e così via.

Network Syrus
%d