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Cancellare e rettificare i tuoi dati in notizie su internet

Cancellare e rettificare i tuoi dati in notizie su internet

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846

Al giorno d’oggi, è impossibile notare come le informazioni viaggino con una velocità impressionante e diventino, per questo, una parte integrante della nostra identità online. Tuttavia, questo flusso incessante di dati può avere implicazioni durature sulla nostra privacy e sull’immagine che proiettiamo.

È qui che entra in gioco il concetto di diritto all’oblio, noto come diritto all’essere dimenticati dal web ed eliminare notizie da Google. Questo diritto, in poche parole, sancisce il potere delle persone di controllare le informazioni obsolete o dannose associate a loro sul web, permettendo loro cancellare e rettificare i dati in notizie su Internet, il passato digitale e proteggere la loro reputazione online.

Origini del diritto all’oblio: una breve panoramica storica

Il diritto all’oblio è stato inizialmente introdotto in risposta alle preoccupazioni sulla privacy e sulla tutela dei dati personali nell’era digitale. Si riferisce al diritto delle persone di richiedere di cancellare notizie da internet quando queste appaiono obsolete o errate.

In particolar modo, si può avanzare questa istanza quando i contenuti possono danneggiare la propria reputazione o addirittura violare la privacy dei soggetti interessati. Questo diritto è sostenuto da leggi sulla protezione dei dati in tutto il mondo, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, in acr. GDPR, varato dall’Unione Europea nel 2018.

Gli effetti negativi delle informazioni obsolete

In un mondo sempre connesso, quindi, le informazioni personali possono rimanere accessibili online per lungo tempo, anche quando non sono più rilevanti o accurate. Questo può portare conseguenze negative per la reputazione e la vita delle persone.

Ad esempio, informazioni personali obsolete o fuorvianti possono influenzare le opportunità di lavoro, le relazioni personali e persino la sicurezza personale. È fondamentale affrontare questi problemi per garantire che le persone possano presentarsi in modo accurato e positivo online. Le persone si affidano sempre di più alle piattaforme digitali per stabilire connessioni personali.

La differenza tra cancellazione e deindicizzazione online

Il diritto all’oblio e la deindicizzazione rappresentano due concetti distinti, ma correlati nel contesto della gestione delle informazioni online. Il diritto alla cancellazione riguarda il potere delle persone di vedere eliminata ovvero rimossa quella informazione, sotto forma di dati, notizie e così via che creano un danno al fine di proteggere la propria privacy e reputazione.

Invece, la deindicizzazione si riferisce al processo attraverso il quale un motore di ricerca rimuove una pagina web specifica dai risultati di ricerca, pur mantenendola accessibile tramite l’URL originale.

Il diritto alla rettifica come corollario del diritto all’oblio

Il diritto di cancellazione dei dati è intrinsecamente legato al diritto di rettifica, come definito nell’articolo 16 del Regolamento. In base a questa disposizione, gli individui hanno il diritto di ottenere dal responsabile del trattamento la correzione tempestiva dei dati personali inesatti che li riguardano. Allo stesso modo, hanno il diritto di ottenere l’integrazione dei dati personali incompleti, anche attraverso la presentazione di ulteriori informazioni.

In effetti, il “considerando” n. 65 del Regolamento affronta congiuntamente sia il diritto di rettifica dei dati che quello di cancellazione. Questi due diritti sono entrambi collegati all’individuo, in riferimento alla rappresentazione accurata della “personalità digitale”. Essa comprende la salvaguardia della cosiddetta “reputazione digitale” o “web reputazione”, questione sempre più spesso invocata per tutela in procedimenti legali, sia civili che penali.

Il diritto di di rettifica svolge un ruolo protettivo nei confronti della sfera personale dell’individuo. I dati conservati nei motori di ricerca e sulle piattaforme sociali richiedono garanzie per garantirne la protezione e il monitoraggio. Inoltre, dev’essere possibile richiedere la rimozione di tali dati dopo un certo periodo di tempo dalla loro pubblicazione, qualora i presupposti ei requisiti legali del trattamento siano venuti meno nel frattempo. Questo diritto offre un equilibrio tra la libertà di informazione e l’aspirazione all’autodeterminazione dei dati personali.

Brevi conclusioni

In conclusione, in un mondo in cui le informazioni personali sono accessibili a livello globale, il diritto all’oblio diventa un pilastro fondamentale per la protezione della privacy e dell’immagine personale. Rettificare le informazioni obsolete sul web non è solo una questione di controllo dell’identità digitale, ma un mezzo per preservare la reputazione, le opportunità e la sicurezza delle persone.

È importante che le persone siano consapevoli dei loro diritti e delle strategie disponibili per affrontare informazioni dannose o fuorvianti online. Solo attraverso un’azione proattiva e informativa possiamo garantire che il nostro passato digitale non comprometta il nostro futuro.

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