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Cancellare notizie da Google nel 2023: precludere l’indicizzazione

Cancellare notizie da Google nel 2023: precludere l’indicizzazione

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846

Il diritto all’oblio è un concetto che si sta diffondendo sempre più nell‘era digitale. Esso si riferisce alla possibilità per una persona di poter rimuovere informazioni personali dai motori di ricerca, dai database e da altri archivi digitali. Si tratta di una facoltà tutelata ormai dal legislatore, in Europa ed in special modo in Italia, al fine di garantire la privacy dei cittadini, tutelandoli dai rischi connessi alla diffusione di dati sensibili o personali che potrebbero compromettere la loro reputazione. Il diritto all’oblio rappresenta, dunque, un’importante tutela per la sicurezza dei dati personali. Il diritto per la cancellazione dei dati personali viene riconosciuto, a seguito della sentenza Costeja nel 2014, a tutti i cittadini europei dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati anche chiamato GDPR. Il Regolamento è stato emesso nel 2018 e stabilisce che tutti i soggetti interessati, a determinate condizioni, hanno il diritto di richiedere la rimozione dei propri dati personali dal we, che come è noto si presenta come un grande archivio digitale. 

Cosa prevede il GDPR

Ebbene, il GDPR prevede che una persona possa esercitare il proprio diritto all‘oblio nei seguenti casi:

-laddove la informazione è incompleta, inesatta o obsoleta;

-laddove la raccolta dei dati è stata effettuata senza il consenso dell‘interessato;

-quando la conservazione dei dati è stata effettuata in violazione del GDPR;

-infine, quando la informazione è stata resa pubblica su Internet senza il consenso dell‘interessato.

Ancora, un‘altra circostanza in cui può essere esercitato il diritto alla cancellazione dei dati personali è quando le informazioni personali sono state utilizzate per diffondere notizie false o lesive. In questo caso, la persona interessata può chiedere la rimozione dei dati dai motori di ricerca, in modo da evitare ulteriori danni alla propria reputazione. L‘esercizio del diritto all‘oblio può rappresentare una misura di protezione nei confronti della c.d. gogna mediatica. In questo caso si parla di gogna mediatica quando una informazione personale, vera o falsa che sia, viene diffusa su Internet e viene utilizzata per danneggiare una persona. In alcuni casi, i dati diffusi possono essere anche vecchi e obsoleti, ma in ogni caso l‘esercizio del diritto all‘oblio può rappresentare un valido strumento per contrastare la gogna mediatica.

Come cambia il diritto all’oblio con la Riforma Cartabia

Il diritto all‘oblio, previsto dall‘articolo 17 del Regolamento sulla protezione dei dati personali che, come detto, disciplina il trattamento dei dati personali da parte dei motori di ricerca, consente a chiunque di avere la possibilità di chiedere che i propri dati personali siano rimossi da un motore di ricerca. Ciò significa che ogni persona può chiedere che le informazioni non pertinenti o non rilevanti, che possono essere rintracciate con la sua ricerca, siano rimosse dai motori di ricerca come Google, Bing, Yahoo e altri. Tuttavia, proprio per l’importanza che il diritto all’oblio assume nell’era digitale odierna, il legislatore, nel 2022 con l’emissione della c.d. riforma Cartabia ha cambiato l’iter legislativo facendolo divenire molto più rapido. Invero, è stata introdotta una procedura più semplice e veloce per ottenere la deindicizzazione. In tal modo, i cittadini possono presentare la domanda di rimozione direttamente al Garante per la Protezione dei Dati Personali, senza dover necessariamente ricorrere a un avvocato. La riforma introdotta dal Ministro Cartabia rappresenta un’opportunità importante per tutelare la privacy dei cittadini. Inoltre, essa offre una tutela più vasta e concreta, consentendo ai cittadini di ottenere una deindicizzazione più velocemente e senza incorrere in costi legali. Questo rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei dati personali e la garanzia di una maggiore privacy.

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