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Diritto all’oblio: la panoramica del Garante della Privacy (2023)

Diritto all’oblio: la panoramica del Garante della Privacy (2023)

By Avv. Ludovica Marano

Cyber Lex
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Il diritto all’oblio è oggi ritenuto come quel diritto, ormai,  fondamentale che può essere attivato da tutti i cittadini, in particolare dell’Unione Europea, in quanto sancito dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati personali, anche definito in acronimo con il termine di GDPR. Si tratta di un diritto che garantisce ai cittadini il diritto di richiedere la cancellazione o la rimozione dei propri dati personali da qualsiasi banca dati in cui siano stati archiviati. In particolare, il diritto all‘oblio si applica a tutte quelle notizie che compaiono sul web, ovvero su internet, perché indicizzate dai motori di ricerca, oppure presentati in un sito web che portano un pregiudizio al soggetto al quale sono riferite, tanto che, per l’appunto è necessario avviare una procedura specifica da presentare al Garante Privacy al fine di ottenerne la rimozione.

La figura del Garante della Privacy

Il Garante della Privacy è una figura fondamentale nella tutela dei diritti personali e della privacy degli individui in Italia. Si tratta di un organo indipendente che ha il compito di vigilare sull‘applicazione delle leggi in materia di privacy, proteggere i diritti degli individui e assicurare che le loro informazioni personali siano protette. Le sue funzioni comprendono: la vigilanza sull’applicazione delle leggi in materia di protezione dei dati personali; la tutela dei diritti fondamentali degli individui e l’assicurazione della loro privacy. Il Garante può anche essere chiamato a formulare pareri e consulenze su questioni relative alla protezione dei dati personali. 

Il diritto all’oblio secondo le linee guida del Garante

Invero il Garante Privacy riconosce che il diritto all‘oblio può essere esercitato solo in determinate circostanze. Ad esempio, laddove i dati personali non possono più essere utilizzati per scopi commerciali, se non sono più pertinenti allo scopo per cui sono stati raccolti o se i cittadini hanno revocato il loro consenso all‘utilizzo dei loro dati personali. Nel caso in cui un webmaster oppure una società di servizi, si rifiuti di cancellare i dati personali per i quali si è fatta espressa richiesta, il cittadino può presentare, come detto, un reclamo al Garante della Privacy ed in caso di accoglimento del reclamo, il Garante può imporre sanzioni all‘azienda o al servizio che non ha rispettato il diritto dei cittadini alla cancellazione dei loro dati personali.

Alcune sentenze della corte di giustizia sul diritto all’oblio e la cancellazione di dati personali

Nella sentenza in questione del 2019, la Corte ha espresso la sua opinione riguardo la problematica delle responsabilità di Google LLC come gestore di un motore di ricerca. In particolare, afferma che Google LLC non è tenuta a effettuare la deindicizzazione di tutte le versioni del motore di ricerca, ma deve farlo nelle versioni corrispondenti a tutti gli Stati membri e adottare misure per scoraggiare gli utenti di Internet dall‘avere accesso ai link contenuti nelle versioni extra UE del motore di ricerca.

Ancora, in quest’altra pronuncia, sempre emessa dalla Corte di Giustizia Europea è stato riferito che la Commissione nazionale per l‘informatica e le libertà (CNIL) e il Gruppo di Cooperazione Europeo (GC) hanno imposto un divieto per i gestori dei motori di ricerca di trattare determinate categorie di dati personali sensibili. Se una persona richiede la deindicizzazione di tali informazioni, dovrà essere effettuato un bilanciamento tra i diritti fondamentali del richiedente e quelli degli utenti di Internet potenzialmente interessati a tali informazioni.

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