Eliminare notizie da Google ai sensi delle leggi europee sulla privacy

7 Marzo 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846
Il diritto all’oblio è un principio che prevede che un individuo abbia il diritto di eliminare informazioni personali da Google, di richiedere la rimozione o l’eliminazione di informazioni personali o sensibili su di sé, che siano obsolete o non più rilevanti. Il diritto all’oblio viene spesso discusso in relazione al diritto alla privacy e alla protezione dei dati personali. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, anche meglio conosciuto con l’acronimo GDPR, è una legge dell’Unione Europea che regola la protezione dei dati personali dei cittadini europei.
Il GDPR è stato introdotto nel maggio 2018 ed è applicabile a tutte le organizzazioni che trattano i dati personali dei cittadini dell’UE, sia che tali organizzazioni siano situate all’interno dell’UE o all’esterno di essa. Tuttavia è bene chiarire che il concetto di diritto all’oblio è ad oggi un tema molto dibattuto negli ultimi anni, soprattutto a seguito della diffusione sempre più massiccia di informazioni personali su Internet. In particolare, il diritto all’oblio riguarda la possibilità di cancellare informazioni personali che possono compromettere la privacy e la reputazione delle persone.
La giurisprudenza sul diritto all’oblio
La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, già nel 2014 con la famosa sentenza Costeja ha stabilito che i motori di ricerca come Google devono cancellare le informazioni personali che sono obsolete o inesatte. Tuttavia, la procedura per ottenere la cancellazione di tali informazioni non è sempre chiara e semplice. Il soggetto interessato deve presentare una richiesta attraverso o il modulo che si trova su Google, laddove il browser che contiene questa notizia si trovi su Google, oppure al webmaster, cioè al proprietario del sito su cui è inserita la notizia oggetto di rimozione.
Ebbene, una volta che la richiesta di cancellazione è stata presentata, il motore di ricerca o il titolare del sito web deve valutare la richiesta e decidere se procedere con la cancellazione delle informazioni personali in questione. Se le prove fornite sono sufficienti e dimostrano l’inesattezza o l’obsolescenza delle informazioni, il titolare del sito web o il motore di ricerca deve procedere con la cancellazione.
La giurisprudenza sul diritto all’oblio
A questo proposito, dicono gli esperti come l’Avvocato Alessandro Di Majo, esperto di diritto dell’informazione, non è necessario ricorrere ad una sentenza per ottenere la cancellazione delle informazioni inesatte su Internet. Infatti, basta una semplice richiesta corredata da dimostrare sufficienti per ottenere la cancellazione delle informazioni personali che violano il diritto all’oblio.
Il parere di Di Majo
In particolare, Di Majo sottolinea che la richiesta di cancellazione deve essere motivata e accompagnata da dimostrare che dimostrino l’inesattezza o l’obsolescenza delle informazioni in questione. Queste prove possono essere documenti ufficiali, articoli di giornale o altri materiali che dimostrino che le informazioni sono state superate o sono state pubblicate in modo errato.
Il diritto all’oblio, a parere della giurisprudenza, è un diritto che non riguarda solo le informazioni personali obsolete o inesatte, ma anche quelle che sono state pubblicate senza il consenso delle persone interessate. In questi casi, la cancellazione delle informazioni richiede un approccio diverso e più complesso, che coinvolge non solo i motori di ricerca ma anche i titolari dei siti web. Questo lo ribadisce non solo la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ma anche la Corte di Cassazione italiana, con la pronuncia 24 novembre 2022, n. 34658.