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UE prende posizione sul diritto all’oblio nelle intelligenze artificiali

UE prende posizione sul diritto all’oblio nelle intelligenze artificiali

By Avv. Ludovica Marano

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Nell’era digitale in cui viviamo, l’accesso alle informazioni è diventato rapido e illimitato. Internet ha reso possibile recuperare dati, notizie e informazioni su qualsiasi argomento in pochi secondi. Tuttavia, questa facilità di accesso ha portato alla proliferazione di dati personali online che possono avere implicazioni significative sulla privacy e sulla vita delle persone.

Il diritto all’oblio è un concetto legale che cerca di affrontare questa problematica, consentendo a tutte le persone di controllare e gestire le informazioni personali online. Inoltre, l’introduzione dell’intelligenza artificiale ha sollevato ulteriori interrogativi e sfide per l’attuazione del diritto all’oblio. In questo articolo, esamineremo il diritto all’oblio, il suo significato e le implicazioni che ha con l’intelligenza artificiale.

Cosa si intende per diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è un principio legale che conferisce alle persone il diritto di richiedere la rimozione o l’oblio di informazioni personali archiviate online. In altre parole, una persona può richiedere di cancellare notizie da Google, come la cancellazione o l’aggiornamento di dati personali che sono obsoleti, inesatti, irrilevanti o che violano la sua privacy.

Questo diritto si basa sul concetto che le persone hanno il diritto di non essere definite solo da eventi passati o informazioni obsolete e di avere il controllo sulla loro identità digitale. L’importanza del diritto all’oblio è particolarmente evidente quando si considera l’impatto delle informazioni personali online sulla vita delle persone.

Un singolo evento o informazione negativa può continuare a tormentare una persona per anni, influenzando la sua reputazione, opportunità di lavoro e relazioni personali. Il diritto all’oblio cerca di bilanciare il diritto alla privacy e alla dignità individuale con la libera circolazione delle informazioni.

Il rapporto tra diritto all’oblio ed intelligenza artificiale (AI)

Tuttavia, con l’avvento dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, il concetto di diritto all’oblio ha presentato nuove sfide. L’intelligenza artificiale ha la capacità di analizzare, elaborare e conservare enormi quantità di dati in modo efficiente. Ciò significa che anche se una persona richiede la rimozione di determinate informazioni personali, tali dati possono essere archiviati e accessibili in modo permanente attraverso algoritmi di intelligenza artificiale.

Un esempio chiaro di come l’intelligenza artificiale possa influenzare il diritto all’oblio è rappresentato dai motori di ricerca. Quando si cerca il nome di una persona su un motore di ricerca, i risultati possono includere informazioni che risalgono a molti anni fa, anche se tali informazioni sono obsolete o non più rilevanti. Anche se le informazioni sono state rimosse dalla fonte originale, possono ancora essere presenti nei risultati di ricerca, gli algoritmi di intelligenza artificiale possono indicizzare e memorizzare tali dati.

La posizione del Parlamento Europeo sul diritto all’oblio e sull’AI, la normativa applicabile dell’EU AI Act

Il 14 giugno 2023, il Parlamento europeo ha votato per adottare la sua posizione sul progetto di legge sull’intelligenza artificiale dell’UE, noto come EU AI Act. Questo atto legislativo mira a stabilire un regime normativo completo per l’intelligenza artificiale. Si prevede che ci saranno ulteriori regole per le società con sede negli Stati Uniti.

Mentre l’intelligenza artificiale è stata un tema molto discusso sia in Europa che negli Stati Uniti, ci sono stati alcuni malintesi sulla tecnologia e sulla pertinenza delle leggi esistenti per i sistemi di intelligenza artificiale. Appare necessario chiarire che nell’Unione europea (UE) e nello Spazio economico europeo (SEE) sono in vigore alcune leggi che si incontrano all’intelligenza artificiale. In particolare, il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) contiene disposizioni che si differenziano ai prodotti e ai servizi che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale.

Pertanto, le aziende devono tenere in considerazione il GDPR quando utilizzano sistemi di intelligenza artificiale per la raccolta o l’elaborazione di dati personali di individui che si trovano nell’UE e nel SEE. È importante notare che l‘EU AI Act mira a integrare le disposizioni del GDPR con regole specifiche per l’intelligenza artificiale. Ad esempio, il progetto di legge prevede l’obbligo per le società che sviluppano o utilizzano sistemi di intelligenza artificiale per adottare misure per garantire la sicurezza, la trasparenza e l’accountability di tali sistemi.

Inoltre, nominare requisiti specifici per alcune categorie di sistemi di intelligenza artificiale considerati ad alto rischio, come quelli utilizzati nei settori della salute, dei trasporti e della sicurezza. L’obiettivo principale dell’EU AI Act è garantire che l’intelligenza artificiale venga utilizzata in modo etico, responsabile e nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone. La normativa mira a fornire un quadro giuridico chiaro

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