Chat GPT: questioni etiche e di privacy

31 Marzo 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Ad oggi, è molto importante tutelare i propri dati personali questo è un pensiero che è stato condiviso dall’Unione Europea già molto tempo fa, nel 2004, con l’emissione della sentenza Costeja, la quale ha dato la svolta ed ha aperto quindi la strada all’ottenimento di diritti in materia di privacy. Invero, nel 2018 è stato emesso il c.d. GDPR, Regolamento sulla protezione dei dati personali con l‘intento di tutelare i diritti delle persone contro la diffamazione online e consentire a questi di chiedere di cancellare notizie da Internet.
Con questo principio, le persone interessate possono richiedere la rimozione di contenuti lesivi della propria privacy, quali foto o commenti offensivi, dai risultati di ricerca di Google. Esistono invero delle limitazioni a tale diritto, come ad esempio, il diritto all’interesse storiografico della collettività, ovvero il diritto di cronaca e così via. Ad oggi si è posto nuovamente il problema dei dati personali con l’avvento del nuovo chatbot ChatpGPT.
Cosa è Chat GPT
In breve, ChatGPT è una piattaforma di chatbot basata sull‘Intelligenza Artificiale che offre agli utenti l‘opportunità di interagire con un robot basato su un modello GPT–3. GPT–3 è un modello di apprendimento automatico sviluppato da OpenAI, una società di ricerca sull‘intelligenza artificiale. Il modello GPT–3 è stato sviluppato per consentire ai sistemi di intelligenza artificiale di comprendere il linguaggio umano in modo più accurato rispetto ai modelli precedenti.
L’ultimo “scandalo” di Chat GPT
Il 23 marzo 2023 è stato un giorno memorabile per i fan di Chatgpt, la piattaforma di chatbot che ha fatto scalpore nei mesi precedenti con la sua tecnologia di intelligenza artificiale in grado di rispondere a domande complesse. Quella mattina, però, Chatgpt ha smesso di funzionare per alcune ore, lasciando molti utenti senza parole. La notizia ha suscitato grande interesse tra i fan della piattaforma, che si sono immediatamente chiesti che cosa avesse causato l’arresto.
La risposta è arrivata un po’ più tardi, quando un portavoce di Chatgpt ha rivelato che il problema era dovuto a una combinazione di problemi tecnici e questioni di privacy. A parlare per primi sono stati i rappresentanti di Chatgpt, i quali hanno dichiarato che i problemi tecnici si erano verificati durante un aggiornamento dei sistemi di sicurezza della piattaforma. Questo aggiornamento era necessario per assicurare che la piattaforma potesse continuare a fornire un’esperienza di chatbot sicura e protetta a tutti i suoi utenti.
Il problema di privacy di Chat GPT
I rappresentanti, sempre nella medesima dichiarazione, hanno anche affermato che alcuni problemi di privacy erano emersi dall’aggiornamento. Questi problemi avevano a che fare con la gestione dei dati degli utenti da parte della piattaforma. Nonostante i problemi di privacy fossero stati risolti, Chatgpt ha deciso di non riaprire la piattaforma fino a quando non fosse stata pienamente soddisfatta della sicurezza dei dati degli utenti.
La notizia dei problemi di Chatgpt ha suscitato l‘attenzione di una vasta comunità di utenti, molti dei quali si erano affezionati alla tecnologia di intelligenza artificiale offerta dalla piattaforma. Molti fan hanno espresso preoccupazione per l‘accaduto e hanno esortato Chatgpt a prendere seriamente le questioni di sicurezza dei dati, anche perché l‘utilizzo di chatbot è destinato a crescere nei prossimi anni.