Cancellare Notizie da Internet, leggi questo provvedimento del Garante

2 Maggio 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846
Il diritto all’oblio è un diritto considerato dai più di nuova generazione, e soprattutto nell’era digitale è divenuto sempre di maggior importanza. Il diritto all’oblio si pone in linea con il diritto, già conosciuto, ad avere adeguata protezione dei dati personali. In effetti, questo diritto include la possibilità per gli individui di richiedere la rimozione o la deindicizzazione delle informazioni personali obsolete o non più rilevanti presenti online. Questo concetto può anche essere collegato alla necessità di “rimuovere informazioni personali da Google“, poiché spesso le informazioni personali possono essere facilmente rintracciate tramite motori di ricerca come Google. La crescente consapevolezza di tali tematiche ha portato alla formulazione di normative come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati anche detto GDPR.
Il Diritto in esame, anche definito come diritto all’essere dimenticati, dunque è una forma di protezione dei dati personali che consente di cancellare notizie da Internet o modificare informazioni relative a una determinata persona, in modo che non siano più accessibili nei motori di ricerca. È una istituto necessario per tutelare la privacy e la sicurezza dei cittadini, in quanto i dati personali possono essere utilizzati per scopi illegali o illeciti.
Il regolamento sulla protezione dei dati personali: il GDPR
Il diritto alla cancellazione dei dati personali è stato introdotto a seguito della pronuncia Costeja del 2014, nell’anno 2018 nel Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, anche chiamato GDPR, una direttiva dell‘Unione Europea volta a regolamentare la raccolta e l‘utilizzo dei dati personali. Il GDPR ha sancito che i cittadini hanno il diritto di chiedere la cancellazione delle notizie da internet o la modifica di determinate informazioni su di loro, in modo che non siano più visibili nei motori di ricerca.
L’art. 17 del GDPR sancisce che i cittadini hanno il diritto di chiedere la cancellazione o la modifica di informazioni che li riguardano e che possono danneggiare la loro reputazione o compromettere la loro privacy. Ad esempio, possono chiedere che venga cancellata o modificata una notizia che li riguarda, se ritengono che non sia più pertinente o non sia più veritiera. Inoltre, possono chiedere che venga rimossa o modificata una foto o un video che li riguarda, se ritengono che possa danneggiare la loro reputazione.
Il provvedimento del Garante privacy sulle informazioni di interesse storiografico
Nel presente provvedimento, l‘interessato lamenta il pregiudizio alla propria reputazione personale e professionale derivante dalla perdurante reperibilità in rete di articoli che non tengono conto della propria assoluzione. La nota del 3 luglio 2020 ha chiesto al titolare del trattamento di fornire le proprie osservazioni e di comunicare la propria eventuale intenzione di aderire alle richieste del reclamante.
Secondo quanto stabilito da Google, all’esito della prima richiesta, in epoca antecedente al ricorso al Garante Privacy, non era possibile acconsentire alla richiesta di rimozione degli URL indicati nella documentazione prodotta, in quanto questi URL contenevano informazioni recenti su fatti che avevano coinvolto, nel suo ruolo pubblico, il soggetto interessato, e venivano quindi aggiornate in base alla sentenza di assoluzione emessa. Per questo motivo, il motore di ricerca riteneva che il pubblico abbia il diritto di conoscere siffatte informazioni.
La decisione del garante Privacy
La decisione del garante rispetto a siffatta vicenda è stata la seguente: atteso che i contenuti che possono essere trovati tramite i collegamenti forniti sono stati aggiornati e riguardano un procedimento giudiziario in cui l’individuo in questione è stato coinvolto. Resta tuttavia la questione che la vicenda giudiziaria non ha avuto alcuna base e di conseguenza l’interessato è stato assolto. Invero, in questo caso, gli articoli attualmente presenti online in relazione al nome della persona coinvolta contengono informazioni di natura giudiziaria.
Tuttavia, in considerazione del fatto che l’individuo è stato assolto, che è passato molto tempo dai fatti in questione e che non ci sono ulteriori notizie simili a suo carico, la divulgazione di tali informazioni non è strettamente necessaria per l’esercizio del diritto all’informazione degli utenti della rete. Di conseguenza, il diritto del singolo alla tutela dei propri diritti prevale sulla divulgazione di tali informazioni, poiché quest’ultima potrebbe causare un pregiudizio sproporzionato.