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Diritto all’oblio: come esercitarlo nel 2023

Diritto all’oblio: come esercitarlo nel 2023

By Avv. Ludovica Marano

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Il diritto all’oblio è un principio giuridico che consente alle persone di chiedere la rimozione dei propri dati personali dai risultati di ricerca su internet. Il termine “diritto all’oblio” è stato coniato nel 2014 dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea anche definita CGUE e si riferisce al diritto di un individuo di chiedere la rimozione dei propri dati personali dai risultati di ricerca su internet qualora non fossero più rilevanti, precisi o necessari per le finalità per le quali sono stati raccolti.

La sentenza Costeja sul diritto all’oblio

Il diritto all’oblio è stato riconosciuto dalla CGUE in una sentenza del 2014 , nella quale è stato stabilito che i motori di ricerca sono responsabili del trattamento dei dati personali dei loro utenti e che, pertanto, devono rispettare le norme sulla protezione dei dati personali . In base a questa sentenza, i cittadini europei hanno il diritto di chiedere la rimozione dei propri dati personali dai risultati di ricerca su internet se essi non sono più rilevanti, precisi o necessari per le finalità per le quali sono stati raccolti.

Chi può esercitare il diritto all’oblio?

In generale il diritto all’oblio può essere esercitato da qualsiasi persona fisica, invero, questi hanno la facoltà di poter chiedere la rimozione di informazioni che la riguardano dai risultati di ricerca. Ciò significa che anche le persone comuni, come privati ​​cittadini, possono utilizzare il diritto all’oblio per chiedere la rimozione di informazioni che potrebbero essere dannose per la loro reputazione. Per esempio, una persona potrebbe chiedere la rimozione di informazioni che riguardano un vecchio arresto o una condanna che non ha più alcun rilievo per la sua vita attuale. Oppure, una persona potrebbe chiedere la rimozione di informazioni che riguardano una vecchia relazione sentimentale o un vecchio lavoro che non vuole più associato al suo nome. In generale per poter richiedere la rimozione dei propri dati personali da internet, un individuo deve inviare una richiesta alla società o all’ente che ha raccolto e pubblicato i propri dati personali. La società o l’ente che ha ricevuto la richiesta deve quindi valutare la richiesta e decidere se rimuovere o meno i dati personali richiesti. In caso di controversia, tuttavia il soggetto che ne abbia interesse ha tutto il diritto di presentare un reclamo all’autorità di controllo per la protezione dei dati personali.

La riforma Cartabia sul diritto all’oblio e la richiesta di rimozione nel 2023 

Proprio rispetto al diritto all’oblio nel 2023 c’è d fare una piccola parentesi, questo diritto è stato parzialmente riformato dalla Riforma Cartabia – Decreto-Legge 10 settembre 2020, n. 104 – riforma sulla giustizia penale che prende il nome dal Ministro che l’ha firmata. Innanzitutto, la riforma ha stabilito che i soggetti che possono richiedere la rimozione dei propri dati dai motori di ricerca sono solo i soggetti giuridici, ovvero le persone giuridiche e gli enti privati ​​senza personalità giuridica, escludendo quindi i soggetti fisici. Inoltre, la riforma ha introdotto l’obbligo per i motori di ricerca di rimuovere i dati solo se questi sono “inadeguati, irrilevanti o non più rilevanti o eccessivi rispetto alle finalità per le quali sono stati raccolti o successivamente trattati” e solo se l’ interesse del titolare a che i dati non siano più accessibili prevale sull’interesse pubblico alla conoscenza dei medesimi. Tuttavia nei casi di assoluzione di un procedimento a formula piena, il soggetto potrà beneficiare automaticamente del diritto all’oblio, essendo questo parte della decisione.

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