Guida Google per cancellare dati sensibili dal web

20 Ottobre 2022
Cancelliamo i Dati Indesiderati
Tel. 06 39754846
Il diritto all’oblio viene oggi considerato alla stregua delle garanzie fondamentali del cittadino, e più in generale della persona fisica, questo infatti è considerato una forma di garanzia che si estrinseca nella non diffusione ovvero nella non divulgazione di informazioni sensibili o notizie che possono costituire un precedente pregiudizievole dell’onore e alla reputazione di una persona, per tali intendendosi principalmente i precedenti giudiziari di una persona. Il diritto ad essere dimenticati online invece consiste nella cancellazione dagli archivi online, anche a distanza di anni, di tutto il materiale che può risultare sconveniente e dannoso per soggetti che sono stati protagonisti in passato di fatti oggetto di cronache. L’autorità che è a capo del controllo è il Garante Privacy, la quale deve attenersi a delle regole precise, quali quelle inserite nell’art. 17 del GDPR al fine di concedere il diritto all’oblio al richiedente. Dunque, già da queste poche righe, è facile comprendere come si possa tutelare la propria privacy online attraverso la cancellazione di informazioni personali dai risultati di ricerca di Google, anche definite query.
Cosa dice la Legge sul diritto all’oblio
La legge viene oggi delimitata dal GDPR, vale a dire il Regolamento sulla protezione dei dati personali, Ai sensi dell’art. 17 del Regolamento (UE) 2016/679 il diritto all’oblio viene configurato come quel diritto alla rimozione dei propri dati personali in forma fortificata. La norma determina, infatti, l’obbligo per i titolari del Trattamento dei dati, laddove vengano “reso pubblici” i dati personali dell’interessato: ad esempio, pubblicandoli su un sito web, di informare della richiesta di cancellazione altri titolari che trattano i dati personali cancellati, compresi “qualsiasi link, copia o riproduzione”. Lo stesso obbligo, rispetto alla legge previgente, assume un campo di applicazione più esteso di quello di cui all’art. 7, comma 3, lettera b), del Codice, poiché l’interessato ha il diritto di chiedere la cancellazione dei propri dati, per esempio, anche dopo revoca del consenso al trattamento. Tuttavia, la medesima norma chiarisce le ipotesi in cui il diritto all’oblio non può essere fatto valere, allo stesso modo prevedendo alcune eccezioni all’esercizio della rimozione di contenuti da Google dei dati sensibili.
Come rimuovere i dati sensibili dal web
Al fine di richiedere la rimozione dei dati sensibili che possono provocare un pregiudizio ai soggetti cui si riferiscono, Google mette a disposizione un modulo attraverso il quale verrà fatto valere il diritto all’oblio. Invero, i dati personali ovvero sensibili che si trovano su Google pubblicati senza consenso oppure estratti da siti terzi, o ancora le notizie che riguardano l’interessato, informazioni di natura finanziaria, medica e d’identità nonché immagini e foto di minorenni dai risultati di ricerca di Google possono essere eliminati dal web attraverso una valutazione compiuta degli stessi.