Cancellare notizie da Google, un interessante caso dal Canada

3 Maggio 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Google è uno dei motori di ricerca più popolari al mondo, utilizzato da milioni di persone ogni giorno per cercare informazioni su una vasta gamma di argomenti. La sua vasta gamma di fonti di informazioni, insieme alla sua ricerca rapida e precisa, ha reso Google una delle fonti più affidabili per informazioni online. Tuttavia, ci sono anche alcune preoccupazioni in merito a cosa succede se Google non cancella notizie lesive dai risultati della ricerca e dunque non rispetta il diritto all’oblio.
I problemi della mancata rimozione di Google delle notizie che ledono la reputazione dell’interessato
Le notizie lesive si riferiscono a quelle informazioni che possono essere dannose per una persona o un‘organizzazione, come le notizie su una causa legale o su una causa civile che risulta essere stata perduta dalla parte lesa. La presenza di tali informazioni su Google può danneggiare la reputazione di queste persone e organizzazioni, nonché minare la loro capacità di conseguire obiettivi futuri. Esistono, per questo, diversi modi in cui Google può gestire le notizie lesive e cancellare notizie da Google.
In primo luogo, può optare per la rimozione del contenuto dai risultati di ricerca. Tuttavia, ciò non sempre è possibile, poiché ci sono molte leggi che regolano l’eliminazione di contenuti da motori di ricerca come Google. Un’altra opzione è quella di implementare algoritmi che limitano la visibilità del contenuto lesivo nei risultati di ricerca o limitarne l’accesso a persone autorizzate.
Uno dei più grandi problemi associati alla mancata rimozione di informazioni lesive da Google è che ciò può portare a una mancanza di trasparenza nei risultati di ricerca. Se i contenuti non vengono rimossi, c’è il rischio che questi possano essere visualizzati in modo non appropriato, minando l’integrità della ricerca online. Ciò può portare a informazioni imprecise o fuorvianti che non riflettono correttamente la realtà.
Ancora, altro problema che può verificarsi se Google non rimuove notizie lesive dai risultati di ricerca è che ciò può limitare la capacità delle persone di ottenere informazioni accurate su una determinata questione. Se i contenuti lesivi sono presenti nei risultati di ricerca, ciò può portare le persone a non essere più in grado di accedere alle informazioni che possono aiutarle a prendere decisioni informate.
Google condannato a pagare mezzo milione di dollari a uomo d‘affari canadese
Il caso di cronaca internazionale rispetto al diritto all’oblio vede protagonista un uomo d’affari canadese che ha intentato causa a Google per non aver rimosso un risultato di ricerca diffamatorio del suo nome è stato vinto con la condanna della compagnia a pagare mezzo milione di dollari, in cui si descriveva il soggetto quale pedofilo. Questo caso evidenzia come il diritto all’oblio, sancito dal Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), abbia un impatto reale sulla gestione delle informazioni online. La possibilità di cancellare notizie da internet e altre informazioni personali obsolete o dannose è parte integrante di questo diritto, che mira a proteggere la reputazione e la privacy degli individui nell’era digitale.
Luomo aveva chiesto a Google di togliere il post più volte durante gli anni, nel 2009, Google aveva cancellato il post dai risultati del suo sito web canadese, tuttavia nel 2011 la notizia che lo diffamava apparve di nuovo su internet.
Il giudice nella sentenza ha dichiarato che il caso solleva “domande senza precedenti” nella legge del Quebec su quanto un’azienda come Google sia responsabile quando condivide post Internet falsi e diffamatori riguardo a individui attraverso il suo motore di ricerca, il giudice aveva infatti decretato che Google aveva sbagliato nel permettere la riapparizione del link.