Eliminare informazioni personali da internet nel 2024

9 Novembre 2023
Cancelliamo i Dati Indesiderati
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Con l’introduzione e l’applicazione dell’articolo 17 del General Data Protection Regulation (GDPR), viene garantito il diritto all’oblio, noto anche come il “diritto a scomparire” o il “diritto di cancellazione dei dati personali dal web”. Questa disposizione del GDPR consente agli individui di avanzare una richiesta per eliminare informazioni personali da Internet nel 2024, in conformità con la sentenza della Corte di Giustizia Europea emessa il 13 maggio 2014 nel caso Costeja.
Quest’ultima stabilì che le persone hanno il diritto di chiedere a Google e ad altri motori di ricerca di eliminare contenuti dannosi, lesivi, obsoleti o non aggiornati. L’istanza si estende anche ai collegamenti che appaiono nei risultati di ricerca e nei suggerimenti quando si digitano parole chiave relative al soggetto, come il nome e il cognome. Questo sviluppo ha sensibilizzato gli utenti relativamente alla possibilità di richiedere la rimozione di contenuti dannosi o superati ancora presenti sul web.
I dati delle Autorità di controllo, tra cui il Garante della Privacy, confermano un aumento nel numero di reclami riguardanti il rifiuto da parte dei fornitori di motori di ricerca di procedere alla deindicizzazione dei collegamenti negli ultimi anni, finalizzata alla procedura utile per eliminare notizie dal web.
Diritto all’oblio e diritto di cronaca, un equilibrio delicato nell’attuale società digitale
La regolamentazione concernente il diritto all’oblio si trova spesso a interagire con altri diritti, richiedendo una delicata operazione di equilibrio. Uno dei diritti che solleva maggiori questioni in questo contesto è il diritto di cronaca, che è il diritto di informare e di essere informati riguardo a fatti, eventi e situazioni legate a individui. Pertanto, in alcune circostanze specifiche, cancellare notizie da Google non è consentito a causa della prevalenza del diritto di cronaca.
Il bilanciamento tra il diritto all’oblio e il diritto di informazione può rivelarsi complesso. Gli operatori dei media sono spesso obbligati a divulgare informazioni personali relative a persone coinvolte in determinate vicende. Allo stesso tempo, l’individuo ha il diritto di preservare la sua privacy e la sfera personale, ma non può richiedere di eliminare notizie dal web se tre criteri sono soddisfatti: la vicenda deve avere rilevanza pubblica, il fatto deve essere attuale al momento della pubblicazione e deve essere veritiero.
In contrasto, se i contenuti di una pagina risultano superati, non aggiornati o dannosi per la reputazione dell’interessato, è possibile avanzare la richiesta di diritto all’oblio, poiché tali pagine e notizie non soddisfano più il requisito del diritto di essere informati e di informare in modo accurato.
Come eliminare informazioni da Internet e preservare la privacy nell’era digitale
Nell’epoca in cui la nostra vita quotidiana è sempre più connessa al mondo digitale, la privacy è diventata un bene prezioso. Le informazioni personali sono raccolte, archiviate e condivise a una velocità mai vista prima, spesso senza il consenso esplicito degli individui.
Questo accesso senza restrizioni alle nostre informazioni può portare a conseguenze significative, come la divulgazione non autorizzata di dati sensibili o la creazione di profili dettagliati che possono essere utilizzati per scopi discutibili.
In questo contesto, il diritto all’oblio assume un ruolo fondamentale. Il diritto all’oblio consente agli individui di richiedere la rimozione di informazioni personali obsolete o dannose dai risultati di ricerca online. Questo è cruciale per preservare la propria intimità e la reputazione.
Pertanto, se una persona ha commesso un errore in passato, al momento accessibile online pubblicamente, la situazione potrebbe continuare a danneggiare la sua reputazione, anche se ha cambiato vita e ha vissuto una positiva evoluzione. Il diritto all’oblio offre la possibilità di correggere questa situazione, consentendo agli individui di cancellare dati che non sono più rilevanti o accurati.
Come si fa a cancellare una notizia da Google?
Pertanto, nel caso siano soddisfatte le condizioni necessarie per avanzare una richiesta di diritto all’oblio, è possibile avanzare una richiesta per rimuovere informazioni personali da Google o di un’immagine da Google attraverso la compilazione dei documenti appositamente previsti. Google, insieme ad altri motori di ricerca, ha messo a disposizione dei propri utenti dei moduli specifici noti come “modulo Google diritto oblio”.
L’effettiva eliminazione del contenuto o dell’immagine avverrà solo se la richiesta presentata dal soggetto interessato verrà accettata da Google. È importante notare che Google riceve una quantità significativa di richieste provenienti da tutta Europa, costituendo almeno il 90% delle istanze totali. A causa di questo alto volume di petizioni, potrebbe essere necessario del tempo per elaborare tutte le richieste degli utenti in modo adeguato.
Quale futuro per il diritto all’oblio?
Mentre il diritto all’oblio è stato riconosciuto come un diritto fondamentale in Europa, il suo futuro è ancora oggetto di dibattito in tutto il mondo. Con l’aumento della consapevolezza sulla privacy e la crescente preoccupazione per la gestione dei dati personali, è probabile che il diritto all’oblio continuerà a guadagnare importanza. Una delle sfide future più significative sarà stabilire un equilibrio tra il diritto all’oblio e il diritto alla libertà di espressione e all’accesso alle informazioni.
Il diritto alla libertà di espressione è un altro principio fondamentale che non può essere ignorato. Pertanto, sarà essenziale definire chiaramente i criteri per determinare quando una richiesta di diritto all’oblio è giustificata e quando potrebbe interferire in modo sproporzionato con il diritto alla libertà di espressione. La tecnologia svolgerà un ruolo fondamentale nel futuro del diritto all’oblio. Gli algoritmi di ricerca diventeranno sempre più sofisticati nell’identificare contenuti obsoleti o dannosi, rendendo più efficiente il processo di rimozione contenuti obsoleti Google.
D’altra parte, la tecnologia blockchain potrebbe essere utilizzata per garantire la veridicità delle informazioni archiviate online, riducendo così la necessità di richieste per eliminare notizie da Internet. Le agenzie regolatorie avranno il compito di supervisionare l’applicazione del diritto all’oblio e di garantire che i motori di ricerca e le piattaforme online rispettino le leggi sulla privacy. Sarà importante che queste agenzie siano indipendenti e abbiano le risorse necessarie per svolgere il loro ruolo in modo efficace.